L’acido sorbico E200 è un conservante naturale che si trova nei frutti del Sorbus aucuparia e in altre Rosacee. Tuttavia, può anche essere prodotto sinteticamente e viene comunemente utilizzato nelle industrie alimentari per inibire lieviti e muffe. Questo conservante ha una tossicità molto bassa, il che lo rende sicuro per l’uso alimentare nelle dosi ridotte consigliate (0,2 mg/Kg). La sua DL50 è oltre i 5g/Kg, il che significa che una persona dovrebbe consumare una quantità molto elevata di acido sorbico per essere tossica. Tuttavia, poche persone manifestano reazioni allergiche all’acido sorbico.
L’acido sorbico viene spesso utilizzato come conservante in alimenti come preparati per crema pasticcera, formaggi non stagionati, pane a fette, pane di segale, pasta di olive, bibite, ripieni di paste fresche, preparati per gnocchi freschi, polenta pronta, frutta, margarine e foraggi per vacche da latte. Funziona particolarmente bene contro funghi e lieviti, ma non è efficace contro i batteri. Inoltre, la sua attività ottimale si verifica in ambienti acidi o leggermente acidi, con un pH inferiore a 6,5.
Nonostante la bassa tossicità dell’acido sorbico, è consigliabile prestare attenzione alle etichette degli alimenti per evitare di superare la dose tollerabile. Sebbene sia improbabile che si raggiunga una dose tossica attraverso l’ingestione di alimenti contenenti acido sorbico, ingerire quantità eccessive del conservante può alterare i sistemi enzimatici del corpo umano e quindi presentare rischi per la salute. In generale, tuttavia, l’uso di acido sorbico come conservante naturale rappresenta una scelta sicura ed efficace per mantenere la freschezza dei prodotti alimentari a lungo termine senza i rischi associati ai conservanti sintetici.
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